LAVORI
Disinfezione e disinfestazione di 600 volumi del fondo antico Biblioteca Comunale di Ostuni

ATCO è un assorbitore di ossigeno chimico che riduce la concentrazione di ossigeno sotto lo 0,01% all'interno di contenitori sigillati, creando quindi un ambiente anossico.
Ogni sacchetto di ATCO è in grado di assorbire fino a 1 litro di ossigeno (1000 cc), grazie ad un sistema costituito da polvere finissima di ferro, che consuma ossigeno per formare un ossido di ferro non tossico, come la ruggine.
Per impedire che la polvere di ferro contamini gli oggetti, l'ATCO è realizzato con un materiale a tenuta ermetica, ma molto permeabile all'ossigeno. Inoltre, l'assorbitore di ossigeno ATCO è realizzato completamente con materiali atossici, e per questo è anche conforme alle norme per il contatto alimentare (molto più restrittive di altre).

ATCO è studiato appositamente per la disinfestazione delle opere d'arte in atmosfera modificata. Tale trattamento si basa semplicemente nella modifica delle proporzioni dei gas naturalmente presenti nell’atmosfera che respiriamo tutti i giorni, in particolare sottraendo ossigeno a favore dell’azoto, provocando la morte per anossia di ogni agente biotico in qualsiasi forma di sviluppo (uovo, larva, pupa e adulto).
Questa è una metodologia già matura e affinata, non inquinante e altamente efficace, che non lascia residui e non interagisce con i materiali da trattare.
Ideale anche per la conservazione a lungo termine di tutti i materiali sensibili all'ossigeno, come la carta, i tessuti, i metalli, gli alimenti, etc., che saranno protetti da agenti biologici, da polvere e da inquinamento atmosferico

Utilizzo dell'assorbitore di ossigeno per la disinfestazione in atmosfera modificata:
L'utilizzo dell'assorbitore chimico di ossigeno per creare un'atmosfera modificata è particolarmente interessante perché, congiunge ad una provata efficacia, una semplicità operativa alla portata di ogni restauratore.
Il presupposto teorico dal quale si parte è ovviamente che ogni organismo aerobico necessita di ossigeno per sopravvivere.

Detto questo, il nostro fine sarà creare un atmosfera circoscritta e modificata (impoverita di ossigeno appunto) affinché gli organismi aerobi (il cui metabolismo è basato sull'utilizzo di ossigeno) presenti nei nostri manufatti vengano debellati.
L’atmosfera contiene approssimativamente ca. 78% di azoto, ca. 21% ossigeno e 1% altri gas.

Quando si priva l’insetto di ossigeno o si espone il medesimo a concentrazioni maggiorate di anidride carbonica e azoto, gli spiracoli (terminali esterni dei tubi aeriferi) restano aperti e, essendo questi anche dei regolatori delle perdite d’acqua, l’insetto si disidrata.
Nel trattamento in atmosfera modificata è la dispersione d’acqua ad essere considerata fattore letale per l'insetto, e non la tossicità dell’atmosfera.

La concentrazione di ossigeno generalmente consigliata è compresa tra 0,1% e 0,3%. Tutti gli autori concordano che esiste una stretta relazione tra tasso di mortalità degli insetti, durata dell’esposizione, variazioni di temperatura e umidità. Le condizioni suggerite sono:

- Temperatura: compresa tra 20 e 25°C
- Umidità: 55%UR
- Tasso di ossigeno: inferiore a 0,1%
- Durata: da 3 a 4 settimane

Le esperienze documentate hanno dimostrato l’efficacia completa del trattamento (100%) contro: Cerambycidae, Anobiidae, Dermestidaee e Lyctidae.

Per realizzare un'atmosfera modificata dove disinfestare un oggetto, è necessario che questo sia racchiuso all'interno di un contenitore sigillato. Per questo scopo possiamo creare dei sacchi utilizzando il film polibarriera EVOH da sigillare ermeticamente con la pinza termosaldante, o con il nastro sigillante biadesivo.